giovedì 24 luglio 2008

TUTTO PRONTO PER LA RIEVOCAZIONE DEL "SACCO DI CAPUA".LA MANIFESTAZIONE E' ORGANIZZATA DALLA PRO-LOCO DEL PRESIDENTE DEL POZZO

CAPUA 23/07/08Anche quest’anno giorno 27 nella storica cittadina rivierasca sarà rievocato lo storico e triste evento denominato il “Sacco di Capua”.Le manifestazioni svoltasi negli anni precedenti sono sempre state molto seguite a tal punto che qualcuno ha paragonato il numero di persone presenti alla storica rievocazione del triste episodio, allo stesso numero presenti alla venuta del Santo Padre nella nostra storica, cattolica e ridente città di Capua, appunto denominata “Città di arte e cultura”. Infatti, domenica prossima, nella centralissima Piazza dei Giudici, già dalle ore 18;30, si esibiranno vari gruppi che rappresenteranno tanti personaggi storici che presero parte all’eccidio. Tutti i gruppi partecipanti, si riuniranno in Piazza dei Giudici da dove sfilerà il Corteo rievocativo ed avverranno esibizioni di gruppo degli artisti chiamati alla kermesse. Riportiamo integralmente il commento di un noto storico contemporaneo: “Uno dei più funesti spettacoli che la terra abbia esposto al cielo, si compì il 24 Luglio del 1501.Colui che fece sì che questo fatto ebbe a compirsi fu Cesare Borgia (Duca Valentino), il quale, per vendicarsi del Re Federico D’Aragona (all’epoca Re di Napoli), che non volle dargli in moglie la figlia Carlotta, tramò il tradimento ai danni della città. L’esecutore materiale della strage fu il generale Bernardo D’Obbigì che a capo dell’esercito francese dopo aver combattuto e assediato Capua per quattro giorni, contrattò la resa per una somma di 40.000 ducati da pagare entro le ore 15;00 del 24 Luglio. Prima che scadesse il termine della resa; Cesare Borgia (Duca Valentino) ordinò di aprire le porte (Porta Tifatina, Capuana, del Castello e quella delle due Torri), e di far entrare i soldati.Quando la maggior parte dei soldati entrò in Piazza dei Giudici, Cesare Borgia iniziò la strage. Erano le ore 13;00 del 24 Luglio 1501. Non fu risparmiato nessuno; si narra che i morti furono 2125. Ancora oggi si celebrano messe a quanti morirono in quei giorni. Alcune testimonianze di quella strage le possiamo trovare presso la Chiesa di S. Maria delle Grazie (Chiesa della Santella),e sulla strada che porta a S. Angelo in Formis dove esiste una cappella chiamata Cappella della morte”. Inerente al sacco di Capua, il presidente della pro-loco, Tullio Del Pozzo, puntualizza che l’intera manifestazione è stata organizzata, come d’altronde ogni anno, dalla pro-loco stessa, facendosi pertanto carico, con le proprie casse, delle dovute spese. BERNARDINO MANZO